Pregare alle 3 di notte: un atto d’amore

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Pregare di notte

Togliere una parte di comodità o di ciò che riteniamo una necessità diventa il primo atto d’amore concreto verso Dio.

Pregare alle 3 di notte è il primo, vero, concreto atto d’amore verso Dio, infatti nel libro dell’esodo sta scritto:

Porterai alla casa del Signore, tuo Dio, il meglio delle primizie della tua terra.
Non cuocerai un capretto nel latte di sua madre”.

Es 34, 26

cioè la primizia è il primo frutto del raccolto che deve essere portato alla presenza di Dio per il bene nostro e di chi ci è vicino, come di chi prega a quell’ora.

Scontrarsi allora, nel cuore della notte, con la nostra carne cioè con ciò che ci spetta di diritto e che è senza dubbio un bisogno primario per il nostro benessere, non solo è il primo atto d’amore ma è anche un atto di abbandono e affidamento.

Pregare alle 3 di notte è un sacrificio ascoltato

Dio ci attira a sé per offrirGli e mettere in mani sicure la nostra preghiera, senza domandarci quando è in quale modo ne vedremo il compimento e il frutto.

Qualche anno fa mi trovavo in una comunità e alle 2 di notte ci svegliavamo tutti per pregare il “Santo Rosario camminato” per i giovani persi nei divertimenti che il mondo propone.

L’impatto dello scomodarsi per gli altri era piuttosto traumatico, ma finita la preghiera tornavo a dormire con un sorriso e una libertà interiore,  senza stanchezza.

Non mi accorgevo subito che questo atto mi avrebbe nel tempo aiutato a cambiare mentalità ovvero che si riceve pace e gioia nel cuore offrendo qualcosa che ti costa fatica, rinunciare a qualcosa di tuo.

Si aquista consapevolezza che non si vive solo per sfamare se stessi.

Nel tempo si vedevano i frutti di questa preghiera, cioè nuovi ragazzi e ragazze entravano in questa comunità per essere aiutati ad incontrare l’amore vero di Dio che ti offre la Verità.

Ogni nostro sacrificio, per quanto faticoso o doloroso, non và perduto anzi viene ascoltato proprio per il valore che porta con se.

Pertanto nella totale fiducia in Lui, anche se apparentemente può sembrare una pazzia, alziamo in alto la nostra preghiera con tutto ciò che siamo, con le nostre debolezze, i nostri limiti.

Forse sarà per una persona speciale che ami o per una situazione di conflitto che ti fa soffrire e che sai che non puoi nulla per risolverla.

Foto di NoName_13 da Pixabay

Anche la semplice proclamazione con fiducia della parola ABBÀ, papà diventa la tua preghiera.

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