Ho letto che creare abitudini è una strategia potente per migliorare la qualità della nostra vita. Questo processo aiuta a rendere più automatici determinati comportamenti, liberando risorse mentali preziose per affrontare compiti più complessi.

Mi sono chiesto, manifestando il mio disappunto, perché non sono fatto per seguire le abitudini, per pur piccole e semplici che siano.
Qualche tempo fa ho acquistato il libro di James Clear “Atomic Habits”, il libro che dà strumenti e proposte per creare e attivare piccole abitudini per grandi cambiamenti (almeno questo è quello che si propone).
L’ho trovato molto interessante; mi sono iscritto alle newsletter dell’autore e le trovo ancora più interessanti che però non hanno niente che parli di sane abitudini; sono aforismi, considerazioni generali e suggerimenti su come sarebbe meglio affrontare la vita.
Ho letto il libro con grande attenzione e impegno, con l’intento di attivare delle buone, semplici e piccole abitudini; mi ha dato buoni spunti che però… ho già dimenticato!
Io ho una memoria corta e forse è anche per questo che le abitudini che cerco di creare cadono come la mia memoria: a breve termine!
Nel grande impegno di creare le mie buone abitudine e cancellare quelle cattive, c’è anche l’acquisto di un’app che le pianifica e traccia.
Ma purtroppo niente! Non riesco a farla mia, ad utilizzarla come si deve; puntualmente mi riduco a fleggare uno o due abitudini durante la mia giornata carica di programmi, ma niente più.
Un’altra frustrazione delle abitudini?!
I vantaggi delle abitudini
Le abitudini hanno i loro vantaggi. Quando un’azione diventa un’abitudine, il cervello non deve costantemente elaborare scelte e decisioni. Ciò riduce il carico cognitivo, permettendoci di concentrarci su attività che richiedono maggiore attenzione o creatività.
So anche che le routine ben strutturate organizzano il tempo e le energie, facilitando una gestione più efficiente delle attività quotidiane.
Automatizzare determinate azioni consente di risparmiare tempo, migliorando così il rendimento sia a livello personale che professionale.
Instaurare buone abitudini richiede costanza e determinazione, rafforzando la nostra volontà. Questa disciplina, una volta consolidata, diventa un’arma preziosa per affrontare sfide, superare momenti di difficoltà e mantenere il focus sugli obiettivi a lungo termine.
Perchè non sono fatto per seguire le abitudini
Lasciare che le abitudini prendano il sopravvento è proprio quello in cui non voglio assolutamente cadere. Voglio essere protagonista delle mie scelte e decisioni e non un semplice robot che svolge meccanicamente delle azioni.
Voglio metterci cuore ed emozioni, vivere la mia chiamata all’azione, essere consapevole che l’abitudine a compierla porta ad un automatismo che appiattisce e non fa più muovere l’altalena della vita.
Al giorno d’oggi, non ci è concesso più perdere tempo, oziare, annoiarci, dedicare il tempo a scrivere, leggere, dipingere, a sviluppare creatività ad arte. Occorre essere produttivi.
A me innervosisce sentirmi chiamato sempre di più ad essere produttivo, efficiente ed efficace; ecco uno dei principali motivi perché non sono fatto per seguire le abitudini.
Più le abitudini si fanno pressanti più sento il bisogno di essere libero; ma non libero di fare ciò che voglio senza rispetto e invadendo la libertà altrui, ma libero dai condizionamenti, le costrizioni; uno spirito libero che sia capace di dire di no al conformismo degli yes-man.
Non sono fatto per le abitudini positive
Se dovessi fare un elenco delle abitudini positive, sicuramente metterei l’esercizio fisico regolare, una dieta equilibrata, o momenti dedicati al relax, che hanno un impatto diretto sul mio stato fisico e mentale.
Abitudini positive come queste però rischiano di diventare uno stress emotivo importante: come quando faccio una dieta e puntualmente mi viene detto che devo mantenerla altrimenti le cose peggiorano; allora giù lì a preoccuparmi di non sbagliare, di essere preciso, lungimirante, cosa quest’ultima che mi viene difficilissima.
Oppure come quando a seguito della routine di attività fisica mattutina, cado in frustrazione perché proprio quella mattina non riesco ad alzarmi da letto e mi sento costretto perché so che non dovrei arrendermi.
E’ uno dei motivi per cui non sono fatto per seguire neanche le buone abitudini.
Non ce la faccio proprio! Buone abitudini lo sono, è vero, ma dall’alto della loro poltrona sono lì pronte a giudicarmi di inettitudine e pigrizia se manco di costanza e fortezza.

Mi arrendo! Non sono fatto per seguire le abitudini!
Forse un giorno sarò come una bella macchina efficiente, produttiva, carica di abitudini che non guarda in faccia niente e nessuno, che fa procedere a testa bassa, con lo sguardo fisso per terra, a quegli obiettivi che tutti ricercano e inseguono. Forse!
O forse continuerò, tra il mio lavoro e i miei hobbies, ad occuparmi di sentirmi vivo, libero e protagonista del mio futuro di marito e padre. Doni di Dio.
E’ una scelta di benessere che parte dalla consapevolezza che siamo di passaggio su questa nostra amata terra e che il tempo di una vita è breve e fugge via in un lampo.
Le emozioni, gli affetti, le relazioni che instauriamo, il rapporto che abbiamo con il Creato e con Dio sono l’unico bene prezioso che va custodito, il dono di noi stessi per gli altri.
No responses yet